A causa dell'uso al quale è destinato, il tappeto, anche se solidamente tessuto e strettamente annodato, è predisposto, con il passare del tempo, al facile consumo. Non ci si deve quindi stupire se così pochi tappeti antichi siano pervenuti sino ai giorni d’oggi.

Poiché i reperti di tappeti sono limitati, è necessario ricorrere alle testimonianze degli storici, dei poeti, dei pittori e degli scultori per capire che il tappeto faceva parte della vita quotidiana delle antiche civiltà. Il cantore Omero, nel IX secolo a.C., descrive decine di tappeti di immenso valore. I cronisti dell'epoca ci lasciano gli inventari dei favolosi bottini conquistati dai Persiani e dai Greci nel corso delle loro guerre, e i tappeti sono compresi fra gli oggetti più preziosi. Anche i Crociati rimasero affascinati dai tesori d'Oriente visti durante le loro spedizioni e riportano di eccezionali tappeti. Marco Polo, grande estimatore di oggetti artistici, elogia vari tipi di tappeti trovati in Oriente e afferma che quelli turchi e caucasici sono gli esemplari migliori del mondo. In mancanza di reperti sicuri, la documentazione riguardante i tappeti tra il XIV e il XV secolo viene rilevata soprattutto dalla pittura dell'epoca, appartenente alla scuola italiana e spagnola.

L’arte del tappeto maturò in epoche e civiltà diverse, e le teorie fondamentali riguardanti la sua nascita sono svariate. C’è chi la attribuisce a popolazioni nomadi, chi invece l’accosta alle comunità agricole sedentarie. Alcuni studiosi pensano che la loro origine sia da ricercare nel Medio Oriente, ma recenti analisi stilistiche associano quest’arte alle popolazioni dell’Asia Centrale.

Di sicuro la tessitura di tappeti è una pratica molto antica, e il ritrovamento del Tappeto di Pazyryk ha confermato le ipotesi più azzardate. Questo è il più antico tappeto conosciuto, ha circa 2500 anni e fu scoperto nel 1947 dall’archeologo sovietico S. I. Rudenko nella tomba di un capo sciita del Pazyryk, da cui prende il nome. Questo antico manufatto è in lana, misura circa quattro metri quadrati e i suoi nodi sono sorprendentemente fini e regolari.

La situazione si è ulteriormente confusa con la scoperta del frammento di un tappeto dal disegno illeggibile e fittamente annodato con nodo asimmetrico, avvenuta a 150 km a ovest rispetto al precedente sito e molto probabilmente d’epoca anteriore.

L’utilizzo della medesima tecnica di annodatura si ritrova in diverse zone del centro Asia, come il Turkestan Orientale e la Mongolia, lungo la via commerciale che univa la Cina all’Occidente.

L’avvento dell’Islam nel VII secolo determinò l’inizio di una nuova era nell’arte Medio-Orientale. Gli arabi diedero un forte impulso a tutte le arti tra il VII e il XII secolo e la produzione di tappeti si sviluppò in tutte le nazioni conquistate.

Un’altra importante scoperta, determinante per lo studio dell’evoluzione del tappeto, è fornita da alcuni frammenti selgiuchidi databili al XIII secolo. Grandi patroni delle arti, le tribù selgiuchidi svilupparono e migliorarono le tecniche di tessitura creando nuovi elementi decorativi. I frammenti a noi noti sono una chiara dimostrazione della loro grande abilità tecnica, e di una raffinatezza profondamente legata al forte carattere arcaico che si associa alla tradizione artistica Centro-Asiatica. Tutti gli esemplari, completamente strutturati in lana e annodati con una bassa concentrazione di nodi simmetrici, sono caratterizzati da una severa e attraente policromia. Le bordure sono molto larghe e tra i disegni spiccano motivi floreali, losanghe, stelle a otto punte e rosette. Da sottolineare la presenza di arabeschi floreali stilizzati ispirati a tessuti cinesi importati dall’Estremo Oriente.

Molti elementi decorativi si ritrovano nelle produzioni anatoliche, caucasiche, turkmene e in alcuni esemplari persiani, a riprova dell’origine comune di queste popolazioni. Il vocabolario di motivi, nato probabilmente da una singola sorgente, si è mantenuto quasi inalterato.

Grazie a Marco Polo sappiamo che, oltre alle tribù sopra citate, anche i Greci e gli Armeni, a partire dagli inizi del XII secolo, coprono un ruolo di primaria importanza nella produzione di tappeti, la cui altissima qualità si sviluppa col passare dei secoli.

Dal XIV secolo le raffigurazioni dei tappeti nei quadri occidentali e nelle miniature persiane e il discreto numero di esemplari a noi giunti, hanno reso il panorama della storia di quest’arte decisamente più chiaro.

La Storia del Tappeto Orientale